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L’industria farmaceutica indiana è al primo posto tra le industrie scientifiche indiane, con ampie capacità nel complesso campo della produzione e della tecnologia dei farmaci. Si colloca ai primi posti nel terzo mondo, in termini di tecnologia, qualità e gamma di farmaci prodotti. Dalle pillole per il mal di testa agli antibiotici e ai complessi composti cardiaci, quasi tutti i tipi di medicinali sono prodotti internamente. L’industria farmaceutica indiana è oggi la terza al mondo in termini di volume e la 14esima in termini di valore. L’industria farmaceutica indiana comprende attualmente più di 20.000 aziende autorizzate che impiegano circa 500.000 dipendenti. Le 250 principali aziende farmaceutiche controllano il 70% del mercato. Le esigenze commerciali di innumerevoli aziende farmaceutiche, in forte competizione tra loro, le hanno portate a dipendere dalle collaudate 3 C: convincere se possibile, confondere se necessario e corrompere se non funziona altro. È facile trovare difetti nelle politiche, e la colpa potrebbe essere del sistema normativo che non riesce a tenere il passo con le innovazioni dell’industria farmaceutica. Tuttavia, il governo ha fallito nel suo compito di prevenire una promozione non etica che ha già causato miseria, malattie e morte.
