Arun J. Kumar / Yogitha Priyadarshini S.
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L’adesione al tessuto dentale può essere ottenuta attraverso la mordenzatura, il primer e l’adesione o attraverso l’approccio self etch. La dentina sclerotica non è un substrato di adesione abituale e presenta un elevato grado di variabilità, sia in termini di blocco dei tubuli dentinali sia in relazione allo spessore dello strato ipermineralizzato superficiale. L’incollaggio di restauri in resina composita senza preparazione della cavità si sta dimostrando eccellente per il restauro di denti con lesioni cervicali non cariose. Gli adesivi dentinali utilizzano due diversi mezzi per raggiungere l’obiettivo della ritenzione micromeccanica tra resina e dentina. È stata consigliata anche la rimozione fisica degli strati superficiali con la fresa per migliorare l’adesione alla dentina altamente sclerotica. La qualità dello strato ibrido creato nelle lesioni sclerotiche cervicali non cariose può determinare la longevità dei restauri cervicali in composito. Pertanto, questo studio in vitro intende confrontare i due diversi adesivi e le due diverse tecniche, utilizzando un microscopio elettronico a scansione per studiare la qualità dello strato ibrido generato.
