ONGBEMBA Hortense Joëlle Amandine
Il bambino è un essere fragile e deve quindi godere di una protezione speciale sotto tutti i punti di vista, soprattutto in tempi di conflitto armato. Gli Stati africani sono in linea con questa affermazione alla luce dei testi universali, internazionali, regionali, subregionali e nazionali che hanno ratificato e approvato. Inoltre, le azioni e le strategie messe in atto confermano l’impegno degli Stati. Tuttavia, nonostante queste misure, quando si fa un’analisi dettagliata della situazione dei diritti dei bambini nei paesi in conflitto, come il Mali e la Repubblica Centrafricana, ci si rende conto che persistono e si sviluppano molteplici violazioni dei diritti dei bambini. Il fenomeno dei bambini soldato osservato nel Mali e nella RCA è un esempio palpabile. Inoltre, le azioni esterne intraprese dalla comunità internazionale da un lato e dalle ONG e OSC dall’altro hanno permesso di capire che il problema è endogeno ed esogeno. Quindi, per annientare il fenomeno dei bambini soldato in questi due paesi, è necessaria una precisa riscrittura dei testi pertinenti e l’applicazione di una sanzione più dissuasiva. Oltre all’istituzione di un organismo di avvertimento ben consolidato